venerdì 8 febbraio 2008

Per fare una poesia dadaista




















" Prendete un giornale.
Prendete le forbici.
Scegliete nel giornale un articolo della lunghezza che desiderate per la vostra poesia.
Ritagliate l'articolo.
Ritagliate poi accuratamente ognuna delle parole che compongono l'articolo e mettetele in un sacco.
Agitate delicatamente.
Tirate poi fuori un ritaglio dopo l'altro disponendoli nell'ordine in cui sono usciti dal sacco.
Copiate scrupolosamente.
La poesia vi assomiglierà.
Ed eccovi divenuto uno scrittore infinitamente originale e di squisita sensibilità,
benchè incompreso dal volgo."
Tristan Tzara, "Per fare una poesia dadaista"


Trovo questo scritto molto affine al nostro progetto.
Generalmente quando si vaneggia quasi nessuno riesce a capire, a cogliere o semplicemente ad ascoltare.
Nonostante ciò i vaneggi spesso diventano infinitamente originali e di squisita sensibilità, benchè incompresi.

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